Il Profeta ﷺ è stato sempre positivo e in pace con sé stesso e il creato; ecco perché le numerose prove e difficoltà che ha attraversato non hanno mai intaccato il suo spirito.
Lui ﷺ era sempre al centro, nell’occhio del ciclone. Dio ha fatto il ciclone, ma ha anche fatto l’occhio del ciclone.
Se siamo nell’occhio del ciclone, la turbolenza che ci circonda non turberà la nostra equanimità. Il ciclone è questo mondo (dunyā), ma l’occhio è l’accesso ultraterreno che abbiamo come un dono di grazia, se scegliamo di vedere tutto il bene e il male come emanato da un creatore benevolo e misericordioso.
Stare nellocchio del ciclone significa accettare il mondo cosi come questa tempestosa, mostruosa ondata di bonta, la cui bonta risiede
nel suo stesso atto di essere e partecipare alla sua pienezza, alla fulgida evanescenza che è la vita sulla terra, con la gioia.
Nel breve tempo che ci è concesso su questo pianeta, possiamo scoprire (letteralmente, scoprire) Dio,che è invisibile nonostante sia in bella vista. Questa è la preparazione – e tutta questa prontezza è – per un ritorno a Dio. In effetti, con ogni avversità o afflizione che ci capita, ricordiamoci: “Siamo davvero di Dio e a Lui ritorniamo”.