Ero seduto con il mio amico in una nota osteria a Venezia (Italia), la città delle luci e dell’acqua.
Mentre ci godevamo il nostro cappuccino, un uomo entrò e si andò a sedere a un tavolo vuoto, vicino a noi.
Chiamò il cameriere e fece l’ordine dicendo:
“Due tazze di cappuccino, una qui, una sul muro.”
Abbiamo sentito con curiosità questo strano ordine e abbiamo notato che gli era stata servita una zuppa calda nonostante ne avesse poi pagate due.
Appena uscito, il cameriere ha affisso un pezzo di carta al muro in cui era scritto:
‘Una zuppa calda’.
Mentre eravamo ancora lì, altri due uomini entrarono e ordinarono tre tazze di zuppa calda, due al tavolo e una al muro.
Ebbero le due zuppe calde ma ne pagarono tre e se ne andarono.
Anche questa volta il cameriere fece lo stesso; affisse una carta al muro sul quale era scritto:
“Una zuppa calda”.
È stato qualcosa di unico e sconcertante per noi.
Dopo aver finito la nostra zuppa calda, abbiamo pagato il conto e siamo andati via.
Dopo alcuni giorni, abbiamo avuto la possibilità di tornare in questa trattoria per prendereuna zuppa calda. Mentre stavamo gustando la nostra zuppa, entrò un uomo mal vestito.
Dopo essersi seduto, con lo sguardo rivolto al muro, ordinò:
“Una zuppa calda invernale”.
Il cameriere gli servì la zuppa con il consueto rispetto e riguardo.
L’uomo terminò la zuppa calda invernale e se ne andò senza pagare.
Siamo rimasti sbalorditi nel vedere tutto questo, mentre il cameriere prendeva il foglio affisso al muro e lo riponeva nella pattumiera.
A questo punto, la questione risultò a noi ben chiara.
Il grande rispetto per i bisognosi che avevamo tanto apprezzato in quella trattoria, ci fece emozionare. Riflettiamo su cosa necessitasse quell’uomo per sentirsi a suo agio …
È entrato nella trattoria per una zuppa calda invernale, senza dover abbassare la sua autostima, senza over chiedere un gesto di carità, senza conoscere o intravedere chi gli stesse offrendo da mangiare.
Ha solo guardato al muro, ha ordinato per sé, si è riscaldato dal freddo con la zuppa invernale e se n’è andato.
Probabilmente il muro più bello che tu possa mai vedere sarà il nostro muro di buone azioni nel Giorno del Giudizio.
Ecco cos’è la carità.
Il Profeta ﷺ ha consigliato: “Figli di Adamo! Donare al di là dei vostri bisogni è meglio per voi, trattenerlo è peggio per voi. Ma non sarete biasimati per esservi assicurati ciò che vi necessita. Date per primi a coloro che dipendono da voi”;
“Donate senza restrizione, affinché Dio non restringa i suoi favori nei vostri confronti; non accumulate, affinché Dio non vi privi dei suoi benefici; donate anche il poco che potete”;
“La miglior carità è quella che fa la mano destra e che la mano sinistra ignora”.
Insegna dunque l’Islam a donare con discrezione, per rispettare la dignità del ricevente e salvaguardare la segretezza, affinché la carità non si trasformi in pubblicità, o peggio in una dimostrazione di supremazia e di superbia:
“O voi che credete, non vanificate le vostre elemosine con rimproveri e vessazioni, come quello che dà per mostrarsi alla gente e non crede in Dio e nell’Ultimo Giorno. Egli è come una roccia ricoperta di polvere sulla quale si rovescia un acquazzone e la lascia nuda. Essi non avranno alcun vantaggio dalle loro azioni. Dio non guida il popolo dei miscredenti”. (Corano, 2:264).
Che L’Onnipotente ﷻ ci aiuti a prenderci cura dei poveri e delle persone bisognose!