Fitrah
Il terzo aspetto dell’umano nel Corano è la sua disposizione naturale, che è descritta dal termine coranico – fiţrah. Come la creazione fisica e lo spirito, la fiţrah procede direttamente da Allah ﷻ.
Leggiamo: “Orienta il tuo volto verso la vera religione, secondo la tua indole naturale. [Questa è] la natura di Dio, sulla quale ha modellato l’umanità. Che non ci sia alterazione nella creazione di Dio. Questa è la religione retta; tuttavia, la maggior parte delle persone non se ne rende conto” (30:30). In questo versetto, Allah ﷻ menziona di aver modellato l’umano sulla sua natura. Possiamo intendere questo come riferito, tra le altre cose, alla Sua waĥdāniyyah (unità).
Ciò significa che gli esseri umani sono formati per riconoscere prontamente quell’unità, a meno che non siano stati rimossi dal loro stato naturale. Questa comprensione trova fondamenta nel versetto: “Io ho creato i jinn e l’umanità se non perché mi adorino” (51:56), così come nel versetto: “Quando il Signore trasse dai lombi dei figli di Adamo i loro discendenti, e fece ttestimoniare a proposito di loro stessi (disse): ‘Non sono io il tuo Signore?” Risposero: ‘Certo, noi lo attestiamo’, (lo facemmo) per non dire nel Giorno della Resurrezione: “veramente eravamo incoscienti” (7:172).
In questo versetto, Allah ﷻ descrive i discendenti di Adamo, la pace sia su di lui, come estratti dai suoi lombi e poi chiamati a testimoniare l’unicità di Allah. Questo evento pretemporale ha impresso nella coscienza umana una naturale disposizione al monoteismo. Quindi, “[questa è] la natura di Dio, sulla quale ha modellato l’umanità”. La corruzione nel mondo, che avvolge il cuore nelle tenebre, porta molti umani a rifiutare la loro stessa natura, allontanandoli da Allahﷻ. La rivelazione e gli insegnamenti profetici rimuovono quell’oscurità e consentono agli esseri umani di riaffermare il patto pretemporale del monoteismo, tornando così al loro stato naturale.
Luce
Infine, il Corano ci informa che i credenti possiedono una “luce”. Leggiamo nel Corano:
“Un giorno vedrai i credenti e le credenti circondati dalla loro luce: <>. (57:12) Allo stesso modo, “O credenti, pentitevi davanti ad Allah d’un pentimento sincero. Forse il vostro Signore cancellerà i vostri peccati e vi introdurrà nei Giardini in cui scorrono i ruscelli, nel Giorno in cui non imporrà umiliazione alcuna al Profeta e a coloro che avranno creduto insieme con lui. La loro luce correrà innanzi a loro e sulla loro destra ed essi diranno: <>. (66:8) Allo stesso modo: “(…) Per colui al quale Dio non fa luce, non ha luce” (24,40). La luce a cui si fa riferimento in questi versetti è stata variamente descritta come la “conoscenza attuata di Dio”, “la luce dell’intuizione”, “una luce data da Dio ai credenti dopo la loro resurrezione”, “la luce dell’Unità Divina”, ” la luce dell’obbedienza” e “la luce della guida”.
La tradizione profetica, invece, introduce narrazioni che ci permettono di vedere questa luce da un’altra prospettiva e di comprenderne l’origine divina. Una delle preghiere fatte dal Profeta ﷺ è la seguente:
«O Allah, illumina il mio cuore, illumina la mia vista, luce al mio udito, luce alla mia destra, luce alla mia sinistra, luce davanti a me, luce dietro di me, fammi una luce”.
Un’altra versione aggiunge: “e luce nei miei capelli, luce nella mia pelle, luce nella mia carne, luce nel mio sangue e luce nelle mie ossa”.
Questa preghiera non era solo personale per lui: è istruttiva per noi.
Il Profeta ﷺ ha pregato Allah ﷻ di essere trasformato in una luce e ci ha trasmesso questa preghiera. Questo potrebbe significare che stava pregando affinché la luce del suo spirito si riflettesse nella sua natura fisica. La nostra natura fisica può davvero essere infusa, per volontà di Dio, di luce. Quando ciò accade, come gli angeli, che sono creati dalla luce, riconosciamo prontamente lo scopo della nostra creazione e diventiamo monoteisti e obbedienti servitori dell’Uno.
Oggi possiamo trovare risposte alla domanda fondamentale di cosa significhi essere umani che pretendono di mettere in dubbio la realtà essenziale della nostra stessa umanità.
Il Corano, tuttavia, afferma la nostra umanità e descrive quattro aspetti dell’essere umano – la nostra creazione fisica, il nostro spirito, la nostra indole naturale (fiţrah) e la nostra luce – che hanno tutti un’origine immediata da Dio e si combinano per rendere l’umanità una creazione distintiva e speciale.
Redazione