Mustafá Amaya, noto reclutatore di jihadisti, è stato arrestato un anno dopo essere uscito di prigione. Era stato condannato nel 2018 per essere stato identificato come il principale reclutatore di terroristi in Europa. Non sono disponibili dettagli sull’arresto recente.
Mustafá Amaya, un noto reclutatore di jihadisti in Europa, è stato arrestato un anno dopo essere uscito di prigione. Nel 2018, Amaya era stato condannato a 8 anni di carcere per essere stato identificato come il principale reclutatore di terroristi nel continente. La sua sentenza evidenziava che Amaya era colpevole di appartenenza a un’organizzazione terroristica come promotore e direttore. Era responsabile di una delle più grandi reti di reclutamento e invio di radicali per l’adesione a organizzazioni terroristiche jihadiste, inserite nel movimento e nell’ideologia della “jihad globale”
Mustafá Maya Amaya ha una storia atipica nel contesto della rete jihadista internazionale ed è considerato un “vecchio conoscitore” dagli esperti nella lotta al terrorismo. Di nazionalità spagnola, nato a Bruxelles 59 anni fa in una famiglia di origine gitana, si stabilì presto a Melilla, dove iniziò un processo di radicalizzazione jihadista.
Amaya ha organizzato nel corso degli anni una delle più grandi reti di reclutamento e invio di radicali verso organizzazioni terroristiche. Un elemento chiave di questa rete era il campo di addestramento per i jihadisti che ha istituito nella stessa città autonoma di Melilla per inviare i combattenti in zone di conflitto.
Non sono disponibili informazioni dettagliate sulle circostanze del suo recente arresto, ma fonti antiterrorismo hanno confermato che Amaya è uscito di prigione un anno fa dopo aver scontato la sua condanna. È stato avvistato di nuovo a Melilla nei mesi scorsi, spesso trasportato sulla sua caratteristica sedia a rotelle.
La sua rete ha aiutato almeno una trentina di persone provenienti da Mali, Siria o Libia ad integrarsi in organizzazioni come Al Qaeda nel Maghreb Islamico (AQMI), Daesh (Stato Islamico) o Jabaht Al Nusra. È stato uno dei collaboratori più efficaci di queste organizzazioni nel fornire combattenti per la causa.
L’arresto di Amaya evidenzia ancora una volta la sfida rappresentata dal rilascio dei jihadisti dopo aver scontato la loro pena.
Redazione