Quasi otto anni fa la figlia fuggì dall’Italia per andare a combattere con l’ISIS e per questo fu condannata a quattro anni di reclusione, con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale Al padre, marocchino, operaio specializzato, residente ad Arzergrande in provincia di Padova, è stata adesso negata la concessione della cittadinanza italiana proprio a causa del comportamento di Merien, che nel 2015, all’età di 19 anni, andò in Siria per aderire allo Stato Islamico.
Redouane Rehaily, 50 anni, ha altri quattro figli e vive da molti anni in Italia, dove, grazie a un lavoro regolare, si è comprato una casa accendendo un mutuo. L’uomo ha ricevuto il diniego alla concessione della cittadinanza “sulla base di elementi che non consentirebbero di escludere possibili pericoli per la sicurezza della Repubblica”. È questo l’elemento decisivo che ha indotto il Tar del Lazio a respingere il ricorso contro il diniego da parte del Ministero dell’Interno al riconoscimento della cittadinanza.
Redazione