L’attuale governo dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan guidato dal comandante generale Hibatullah Akhundzada ha vietato l’istruzione a tutte le donne afghane.
Le donne sono costrette all’ignoranza, alla segregazione tra le mura domestiche, a non lavorare. Queste sono le principali condizioni che le donne devono subire nell’attuale regime talebano. Il messaggio diramato a tutte le istituzioni universitarie, pubbliche e private, è stato annunciato dal Mullah Neda Mohammad Nadeem, politico, comandante della polizia della provincia di Nangarhar, e attualmente responsabile dell’Istruzione Superiore.
La sua posizione è ferma e ha ordinato di bloccare l’istruzione femminile in quanto non islamica e contraria ai valori afghani. Durante questi mesi ci sono stati dei divieti presso gli atenei universitari del Paese, con la rimodulazione delle aule e degli ingressi separati tra uomini e donne; inoltre sono state applicate restrizioni in merito alla scelta dei corsi di studio, in particolare vietate le iscrizioni a veterinaria, ingegneria, economia e agraria.
Il leader supremo dei talebani ha inoltre imposto il velo integrale, che lascia scoperti solo gli occhi, quando una donna è fuori dalla sua abitazione.
Tale disposizioni attuate dal governo afghano è stato oggetto di discussione in Europa. Gli Stati Uniti e molti altri paesi hanno condannato i talebani di tale atto discriminatorio nei confronti delle donne, parte fondamentale della società afghana per la crescita del Paese.
Redazione