L’articolo evidenzia come le reti dei salafiti-jihadisti sui social media abbiano attivamente utilizzato meme per celebrare gli attacchi dell’11 settembre e prendere in giro gli Stati Uniti. Descrive anche come le estetiche delle reti siano cambiate nel tempo e come gli sforzi anti-terrorismo siano sfidati dall’uso sofisticato delle piattaforme digitali da parte dei gruppi estremisti.
Il 22° anniversario degli attacchi terroristici dell’11 settembre è diventato un rito di passaggio per i network salafiti-jihadisti sui social media come Facebook, TikTok e Telegram. Questi network online dedicati alla condivisione di contenuti legati ad al-Qaeda e allo Stato Islamico hanno trasformato l’anniversario del più grande attacco terroristico negli Stati Uniti in uno spettacolo sui social media. I Meme condivisi dell’11 settembre hanno consentito di prendere in giro gli Stati Uniti, il loro establishment militare e di intelligence, così come i musulmani che hanno condannato gli attacchi.
Le comunità salafite-jihadiste, in particolare quelle che sostengono al-Qaeda, utilizzano l’11 settembre come elemento fondamentale nella loro propaganda online all’interno dell’ecosistema estremista. Tuttavia, ci sono stati importanti cambiamenti nel comportamento, nell’estetica e nelle tattiche di queste comunità per comunicare l’importanza dell’evento. Anche se i gruppi dello Stato Islamico online venerano in modo simile gli attacchi, il loro focus è tipicamente più attenuato rispetto alla discussione sulla crescita del cosiddetto “califfato“. In definitiva l’11 settembre è importante per entrambi i gruppi, ma le priorità e gli obiettivi delle due comunità sono diversi.
Le reti salafiti-jihadisti, sia sostenitrici di al-Qaeda che dello Stato Islamico, hanno attivamente cambiato il modo in cui venerano gli attacchi dell’11 settembre. Oggi, queste reti utilizzano i meme multilingue costruiti su personaggi resi famosi nella cultura ‘chan‘, combinando l’uso del contenuto ufficiale di al-Qaeda e dello Stato Islamico con le estetiche dell‘estrema destra internazionale.
Il tipo di contenuto che rientra in questo gruppo sono tipicamente video-meme Gigachad delle Torri del World Trade Center, meme Soy Boy Face delle Torri del World Trade Center Uno e Due e contenuti che utilizzano estetiche fashwave e “Dark Foreigner” per celebrare gli ideologi e l’ideologia degli attacchi.
Patrick Gordon MacDonald, il graphic designer canadese affiliato al gruppo neo-nazista accelerationist Atomwaffen Division, ha popolarizzato il design cupo, noto come “Dark Foreigner“. Tuttavia, MacDonald è stato arrestato e accusato di terrorismo nel luglio 2023.
In sintesi, l’uso dei meme multilingue e delle estetiche dell’estrema destra internazionale per celebrare gli attacchi dell’11 settembre rappresenta un cambiamento significativo nell’approccio delle reti dei salafiti-jihadisti per le commemorazioni dell’11 settembre.
Le reti ufficiali e la loro strategia outreach, legate a una gamma di gruppi salafiti-jihadisti, hanno spesso commemorato gli attacchi come parte integrante delle loro strategie, utilizzando costantemente l’anniversario come punto di riferimento. Tuttavia, come tutto su Internet, questo contenuto e il suo messaggio principale si sono anche fusi con altre comunità digitali impegnate non solo a sostenere le cause salafiti-jihadiste, ma anche di altre subculture online.
Da un monitoraggio della rete di supporto ad al-Qaeda su Facebook, EIA ha rilevato come si sia sviluppato un concorso di meme sull’11 settembre, che includeva premi non divulgati per il meme più condiviso. Gruppi e pagine pubbliche su Facebook, che risultano legati allo Stato Islamico e ad al-Qaeda, hanno attivamente condiviso molti di questi meme. Un esempio: “The Clanging of the Memes” ha ispirato la serie video dello Stato Islamico “The Clanging of the Swords“.
In definitiva, gli sforzi delle organizzazioni anti-terrorismo per contrastare la propaganda salafita-jihadista sui social media continuano ad essere sfidati dall’uso sempre più sofisticato delle piattaforme digitali da parte dei gruppi estremisti. Mentre le organizzazioni anti-terrorismo lavorano per identificare e rimuovere il contenuto estremista dai social media, questi gruppi estremisti continuano a trovare modi per adattarsi e diffondere la loro propaganda online.
Monitorando i contenuti sull’11 settembre pubblicati dalle comunità salafite-jihadiste su Facebook, TikTok e Telegram, risulta evidente la distinzione tra gli account che promuovono contenuti ufficiali e quelli che invece incorporano una varietà di estetiche provenienti da diverse subculture internet. Questo cambiamento può essere attribuito a diversi fattori, ma principalmente alla crescita di una generazione più giovane di sostenitori online, che si sentono a proprio agio nell’utilizzare contenuti di trolling provenienti da diverse piattaforme e comunità online, così come i contenuti ufficiali di al-Qaeda e dello Stato Islamico.
La nuova generazione di sostenitori salafiti-jihadisti, cresciuta in un mondo in cui gli eventi dell’11 settembre sono stati un punto di svolta, ha portato a un evidente cambiamento nelle estetiche, nel contesto e nella composizione dei loro contenuti. Questi sostenitori sono in grado di rompere con i contenuti tradizionali dei loro predecessori, arricchendoli con il continuo sviluppo dei contenuti della contro-cultura del web. In questo modo, riescono a creare un impatto più convincente e a distinguersi dai modelli precedenti.
Abdellah M. Cozzolino